La cefalea (il “mal di testa”) è uno dei disturbi neurologici più comuni nei bambini. I tipi di mal di testa sono molteplici, e comprendono forme benigne (come nel caso delle cefalee cosiddette “primarie”, o senza causa apparente), e forme secondarie (come nel caso di mal di testa associato a sinusiti, disturbi del sonno, traumi cranici, infezioni, reazioni a farmaci, ipertensione endocranica, e così via…).
Tipi di cefalea primaria
1. Cefalea tensiva: È il tipo più comune di mal di testa nei bambini. Si manifesta come un dolore sordo e costante che può durare da mezz’ora a diversi giorni. Generalmente è causata da stress, affaticamento o problemi posturali.
2. Emicrania: L’emicrania è un tipo di mal di testa che può essere molto debilitante. È caratterizzata da dolore che può essere pulsante e localizzato in un solo lato della testa, accompagnato da nausea, vomito, sensibilità alla luce, ai suoni ed al movimento. Gli attacchi possono durare da alcune ore a diversi giorni.
3. Cefalee autonomico-trigeminali: Questi tipi di mal di testa sono meno comuni nei bambini, ma possono verificarsi. Un esempio di cefalea autonomico-trigeminale è la cefalea a grappolo. Questa è caratterizzata da dolore intenso e bruciante intorno all’occhio e/o in regione temporale, che può durare da 15 minuti a tre ore e può ripetersi più volte al giorno.
Cause e trattamento delle cefalee primarie
Le cause della cefalee primaria nei bambini possono essere molteplici, e comprendono ad esempio stress e tensione muscolare, disidratazione, carenze nutrizionali, e vari fattori spesso di difficile identificazione, fra cui fattori genetici. La gestione ed il trattamento del mal di testa nei bambini varia in base alla causa ipotizzata e alla gravità dei sintomi. Il percorso terapeutico parte sempre da indicazioni comportamentali personalizzate, atte a promuovere piccoli e progressivi aggiustamenti di stili di vita poco fisiologici che contribuiscono al mal di testa. La gestione terapeutica del mal di testa può inoltre includere psicoterapia, tecniche di rilassamento, e terapie comportamentali, come pure supplementazioni vitaminiche, strategie farmacologiche mirate e, in alcuni casi, infiltrazioni con tossina botulinica e farmaci anestetici.